Chievo-Sampdoria 1-1

Serie A - 30° giornata

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  1. wariolander
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    CITAZIONE (Freddy81 @ 2/4/2007, 14:42)
    beh, per gente come Sala dovrebbero ripristinare i passaporti anche nella comunità europea, almeno per limitare gli espatri di portatori sani di fallosite acuta... che, lungi dall'essere un morbo dell'apparato genitale, ha come conseguenze sciagurati rigori a favore degli avversari. :lol:

    Dipendesse da me farei diventare Mariano Comense uno stato indipendente, pur di non dover vedere il bon Gigi in campo...
     
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  2. pantic80
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    ragazzi sono ritornato mi fermo x qualche settimana.

    Grandissimo goal di Quaglia ieri.

    :samp10:
     
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  3. Vialligol
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    Si, ottimo quaglia ma non si possono pareggiare anke queste partite...
     
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    CITAZIONE (Vialligol @ 2/4/2007, 16:52)
    Si, ottimo quaglia ma non si possono pareggiare anke queste partite...

    Veramente il Chievo ha dimostrato di essere una buona squadra (anche come singoli) ed il pareggio gli va anche stretto. Su, non sputiamo su questo risultato che va decisamente bene vedendo il nostro attuale valore.
     
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  5. Vialligol
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    CITAZIONE (Tore* @ 2/4/2007, 16:56)
    Veramente il Chievo ha dimostrato di essere una buona squadra (anche come singoli) ed il pareggio gli va anche stretto. Su, non sputiamo su questo risultato che va decisamente bene vedendo il nostro attuale valore.

    Infatto non ho detto ke il pareggio sia un risultato sbagliato per la partita di ieeri, ma ke le partite con squadre così andrebbero vinte!
     
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    CITAZIONE (Vialligol @ 2/4/2007, 17:02)
    Infatto non ho detto ke il pareggio sia un risultato sbagliato per la partita di ieeri, ma ke le partite con squadre così andrebbero vinte!

    Ma un discorso così lo puoi fare quando sei molto più forte, non quando sei (forse, ma non ne sono nemmeno sicuro), un pelo più forte dell'avversario e giochi fuori casa.
    Guarda un attimo la loro squadra ieri: Squizzi; Malagò, Mandelli, D'Anna, Lanna; Sammarco, Italiano, Brighi (Cesar Prates), Kosowski (Luciano); Bogdani (Obinna), Pellissier
    Ti sembra molto inferiore a noi? A me no...
     
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  7. Vialligol
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    Ma allora quali sono le squadre da battere, l'ascoli ed il parma, se non si battono quelle dietro figuriamoci quelle avanti a noi...
     
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    CITAZIONE (Vialligol @ 2/4/2007, 17:19)
    Ma allora quali sono le squadre da battere, l'ascoli ed il parma, se non si battono quelle dietro figuriamoci quelle avanti a noi...

    Ti sei mai chiesto perchè abbiamo 9 vittorie ed 11 sconfitte in campionato?
     
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  9. Vialligol
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    non dico mica niente..ma allora è inutile ke mi vengano araccontare sogno europeo, uefa e roba del genere, accontentiamoci della salvezza e va bene così, applausi per il pareggio.
     
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  10. kibou77
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    Quagliarella, un capolavoro non basta per vincere

    domenica 01 aprile 2007

    Magia da 40 metri del numero 27, ma il vantaggio della Samp sul campo del Chievo Verona dura appena 6': Brighi approfitta di un errore difensivo e fissa quello che diventerà l'1-1 finale.

    Un punto a Verona, dopo tre successi filati con i clivensi di Del Neri (uno in campionato e due in Coppa Italia) e dopo due pareggi, alla voce Cagliari e Palermo, tra le mura rosse del Ferraris.
    Che coi gialloblù sarebbe stata un'altra sfida, rispetto alle tre già vinte, lo si era detto e ridetto in settimana e lo si è capito subito al Bentegodi, fin dalle prime battute. Veronesi in palla, vogliosi di aggredire l'avversario, bisognosi di punti per sistemare una classifica non da sonni sereni. La Samp saliva in terra veneta per tre punti Uefa, per tenere vive le speranze continentali. Va male ad entrambe, va bene a tutte e due. Al 90' esce infatti un pari che a, giudicare il finale di ripresa, sostiene maggiormente quest'ultima tesi: spartizione di punti da non buttar via dopo una battaglia durata circa 70'.
    Cosa resta? Il Doria torna da Verona con il distacco dal settimo posto immutato - 2 punti dalla ben più attrezzata Fiorentina -, ma con un Empoli che scappa (+9) e con un'Europa da agguantare con le unghie, senza poter più rimandare. Detta spicciola: servono tre punti sabato a Marassi contro il Torino per spezzare la marcia ridotta - solo tre pareggi nelle ultime quattro gare -, tre punti per provare ad inseguire ancora un traguardo che resta comunque difficile. Impossibile no, naturalmente, ma difficile sì. «E' giusto credere in qualcosa di bello», dice Walter Novellino nella sala stampa del Bentegodi. Gli fa eco Angelo Palombo: «Dobbiamo crederci fino all'ultima giornata». Lo spirito dunque non manca, alimentato anche dalle parole - e soprattutto dai fatti - di un certo Fabio Quagliarella: «Arrenderci dopo questo pareggio? Mai, andremo avanti e ci proveremo fino alla fine». E detto da uno che ci prova anche da centrocampo (riuscendoci) fa un bell'effetto.
    Proprio sul fantastico gol del bomber napoletano vale la pena soffermarsi. Una rete da cineteca, che probabilmente farà il giro del mondo tra lunedì e martedì, quando le trasmissioni sportive dei vari paesi si dedicano al calcio estero. D'altra parte, un gol simile - fra l'altro è il dodicesimo stagionale per "Quaglia", mica pochi... - non può non far strabuzzare qualsiasi tipo di occhio. Stop, sguardo verso la porta (lontana più di 40 metri...), tiro di prima intenzione. Tutto ciò poco fuori dal cerchio di centrocampo. Si dice che Bazzani abbia così commentato la prodezza del compagno: «Questo è matto!». Ma che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, decisione, rapidità di esecuzione (Amici Miei docet). Roba da matti insomma...
    Eppure non è bastato nemmeno un numero di magia, perché una disattenzione difensiva - unita alla fatalità del caso - ha punito il Doria, per piede di Brighi, che ad inizio partita la Samp l'aveva ad onor del vero graziata a tu per tu con Berti. 1-1 quindi, tutto nel primo tempo. Già, perché la ripresa non dura quanto la frazione iniziale, visto che a metà già ci si comincia ad abituare all'idea del segno "X". Segno puntualmente ascritto agli annali, dopo il triplice fischio di Ayroldi, non proprio mascotte blucerchiata in questa stagione. Col fischietto di Molfetta a dirigere, la Samp non ha mai vinto nel corrente campionato. Ci si concentra allora sul Torino, sabato di scena al Ferraris. C'è un solo risultato possibile, se si vuol tornare a viaggiare in giro per l'Europa.

    da sampdoria.it
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    Novellino: «Bisogna credere in qualcosa di bello»

    domenica 01 aprile 2007

    Il tecnico della Samp non perde la fiducia, dopo il terzo pareggio consecutivo: «Questo è un Chievo in salute, un punto qui va benissimo. E siamo sempre ottavi, no?».

    Indicazioni positive, sulla via verso «qualcosa di bello», come chiama Novellino l'obiettivo Uefa. Il pari di Verona, però, pur non estromettendo la Sampdoria dalla corsa all'Europa di "riserva" - blucerchiati sempre a due punti dalla Fiorentina - lascia l'amaro in bocca, soprattutto riguardando in tv il mondogol di Quagliarella. «Dovevamo stare più attenti in occasione del loro pareggio - ammonisce Novellino -, peccato perché il Chievo ha creato solo quella palla e la precedente di Brighi, a tu per tu con Berti. Per il resto, i miei ragazzi non hanno mai rischiato».
    L'ottimismo del tecnico irpino va comunque oltre il risultato: «Ho visto una Samp equilibrata, siamo sulla buona strada per affrontare al meglio il rush finale. Recuperando i giocatori fuori, penso che ci siano le possibilità per far bene».
    Capitolo modulo. Novellino ha riproposto anche al Bentegodi il 4-1-4-1: «Coi giocatori che saltano l'uomo e con la giusta convinzione, si tratta di uno schieramento che può dare i frutti sperati. Naturalmente non rinunciamo alle due punte, nonostante in apparenza possa sembrare che ci sia il solo Bazzani. Quagliarella ha giocato avanzato e gli inserimenti degli esterni garantiscono spinta offensiva». Dall'altra parte, il Chievo. Formazione diversa rispetto all'andata, diversa perfino dal doppio confronto in Coppa Italia: «Lo sapevamo - dice "Monzon" -, ho rivisto il Chievo vecchia maniera, la squadra che fa pressing e ti attacca il portatore di palla. E' qui che la mia Samp domenica ha disputato una grande partita e sono contento anche per Bazzani, sto vedendo di nuovo il Fabio che conosco».
    Punto buono insomma, c'è da guardare il bicchiere mezzo pieno: «Senza dubbio, si tratta di un pareggio importante ottenuto contro una squadra in salute. Per quel che riguarda la classifica, abbiamo davanti formazioni che stanno procedendo spedite, però i conti è sempre meglio farli alla fine. Noi dobbiamo pensare ad andare avanti per la nostra strada, il resto lo valuteremo a giugno. Non bisogna comunque dimenticare che siamo ottavi, nonostante le diverse difficoltà incontrate quest'anno».

    da sampdoria.it
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    Maggio: «Un buon punto, ora però sotto col Torino»

    domenica 01 aprile 2007

    L'esterno della Samp non butta via il pareggio di Verona: «Gara particolare, alla fine uscire con qualcosa in mano va benissimo. Il Torino? E' in forma, ha entusiasmo: ma noi in casa dobbiamo vincere».

    C'è chi ha parlato di due punti persi nel post Chievo-Samp. Fra questi non c'è Christian Maggio: «Secondo me il punto preso a Verona è positivo - racconta l'esterno doriano al termine dell'incontro di domenica pomeriggio -, abbiamo incontrato una squadra in salute, che per alcuni tratti ha anche avuto in mano la partita. Peccato solo per il loro gol, giunto in modo fortuito, dopo esser passati in vantaggio ci credevamo».
    Gara strana, condizionata dagli episodi, nel bene e nel male: «E' stato un match un po' particolare - conferma il numero 7 di Novellino -, sembrava quasi una partita a scacchi: bellissimo il gol di Quagliarella, fortunoso il loro. Alla fine il pari è comunque giusto». Primo tempo combattuto, gagliardo, nella ripresa invece si è avuta l'impressione che le due contendenti abbiano tirato i remi in barca. «Non lo so - risponde Maggio -, sicuramente è entrato in gioco anche il fattore stanchezza, dopotutto si è andati a ritmi piuttosto elevati ed il pareggio poteva anche starci per entrambe». Pari che, guardando la classifica, non cambia (ma non migliora) la posizione della Samp in chiave Uefa: «Ci crediamo sempre, come ci abbiamo creduto finora - è il commento dell'ex di Fiorentina e Treviso - e naturalmente proveremo a raggiungere quest'obiettivo fino all'ultimo. Abbiamo ancora diverse gare importanti, soprattutto in casa e vanno sfruttate».
    Discorso valido già da sabato, a Marassi contro il Torino: «I granata hanno pareggiato col Palermo e stanno bene, arriveranno a Genova con entusiasmo e voglia di far risultato. Noi dobbiamo solo restare tranquilli e giocare come sappiamo, il resto verrà da sè».
    Capitolo schieramento in campo. Novellino ha riproposto a Verona il 4-1-4-1, modulo ormai caro al tecnico doriano in questo finale: «Ci troviamo bene - dice Maggio -, nel primo tempo credo che la squadra abbia dimostrato di potersi esprimere al meglio anche così. Secondo me è una soluzione che si può riproporre senza problemi in futuro».

    da sampdoria.it
     
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  11. kibou77
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    Il Punto sulla Sampdoria: Quagliarella e poco altro

    E' il giovane attaccante fresco di nazionale la nota più lieta della squadra blucerchiata.

    Ne abbiamo avute di occasioni. Perdendole. Come al solito, verrebbe da dire. La Sampdoria, a Verona, non aveva nulla da perdere: un punto o zero avrebbe fatto poca differenza. La Fiorentina sarebbe rimasta al massimo a tre lunghezze - che, sul campo, sarebbero state 18; ora sono 17 - e quasi nulla sarebbe cambiato nella corsa al settimo posto che vale l'accesso alla Coppa Uefa.

    Di contro, con una vittoria sul Chievo i blucerchiati sarebbero balzati a 38 punti, proprio a pari merito con i viola di Prandelli. In tal caso - forse - sarebbe cambiato altrettanto poco nell'altalenante e ai limiti dell'anonimato stagione doriana. Però - a 'sto punto - una domanda à la Lubrano sorge spontanea: perché rinunciare a priori a conquistare un successo che - quello sì - avrebbe potuto imprimere, più che altro sul piano del morale, dell'entusiasmo, delle motivazioni, una svolta al campionato?

    Il perché effettivamente non si comprende. Parlavamo di motivazioni e forse è proprio qui che va rintracciata la causa di cotanta apatia, di remi tirati in barca ancor prima di mollare gli ormeggi: è qui che risiede la nota dolente di una formazione apparsa sì povera di qualità ma altrettanto scarica nella mentalità, nell'animo. Sembra infatti ormai assodato - vedere il secondo tempo di ieri per credere - che gli stimoli del Doria-squadra equivalgano a quelli - quasi nulli - del Doria-società.

    Qualche tempo fa il presidente Garrone fece ricorso alla locuzione “pace dei sensi”. Ecco, quella, quella che significa freddezza, assenza di trasporto, tedio leopardiano. Sentimenti, atteggiamenti legittimi - per carità -, non biasimabili, ma che, dal momento in cui hanno inevitabilmente contagiato Novellino&Co., lasciano perplessi. E parecchio. La dirigenza chiude il bilancio in attivo, parla di “discreto trend agonistico” - divenuto un amarissimo must marottiano nei forum dei tifosi -, fa continui riferimenti al rigore economico.

    Discorsi ammissibili - tutti, anche questi - ai quali ci si è fatto a malincuore il callo. Difficile così, tra paletti e ristrettezze, sognare alla Sampdoria. Ed è per questo che i vertici societari blucerchiati, a fine giugno, potrebbero e dovrebbero invertire la rotta, dare un segnale forte e tangibile riscattando la metà udinese del cartellino di Fabio Quagliarella. Golden-boy, uomo del momento, campione in fieri. Chiamatelo un po' come volete, ma il ventitreenne centravanti di Castellammare che non vuole smettere di stupire rappresenta - nell'immaginario dei sostenitori blucerchiati - il fulcro, la base, il punto di partenza del Doria che verrà. Intendimento, questo, che pare lo stesso del presidente, di Beppe Marotta, ribadito peraltro ieri pomeriggio nella sala stampa del “Bentegodi” e abbinato al più classico dei “non sarà semplice”.

    Certo, la concorrenza rilancerà agguerrita e trattenere Fabio a Genova avrebbe il sapore di un'impresa non da poco. Andrà fatto il possibile però, perché senza Flachi, resta lui, Quagliarella. “Quaglia” il reduce, l'ultimo rimasto; “Quaglia” classe, “Quaglia” genio, “Quaglia” folle guizzo; “Quaglia” l'antidoto al piattume, all'anonima mediocrità. “Quaglia” l'unico capace di far strabuzzare di meraviglia gli occhi dei sampdoriani, di farli ancora sognare. Con una rovesciata o un tiro al volo da quaranta metri. Non toglieteci anche lui.

    Federico Berlingheri

    da goal.com
     
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  12. kibou77
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    Promossi&Bocciati di Chievo-Sampdoria

    Gialloblù e blucerchiati si dividono la posta passando dalle prodezze del primo tempo agli sbadigli della ripresa.

    Mandelli: Lo stile non è il suo forte ma in quanto a sostanza ne ha da vendere. Dopo Ronaldo e Suazo, gli ultimi in ordine di tempo anche Bazzani è un incubo che non spaventa il coriaceo corazziere gialloblù. Voto 6

    Brighi: Tra i migliori in campo ed all’altezza delle sue migliori. Come a Cagliari sbaglia un gol elementare ma si rifà subito diventando con cinque reti su azione il miglior goleador clivense. Nel mezzo decine di palloni conquistati e giocati e la solita grinta. Voto 6,5

    Italiano: Il regista gira detta tempi e ritmi con meno velocità e precisione del solito. Il traffico a centrocampo era intenso e per questo la sua luce è ad intermittenza. Voto 5.5

    Bogdani: Combatte allo stremo poi le fatiche degli impegni in nazionali obbligano Del Neri a sostituirlo. Non ha occasioni per mettersi in evidenza ma si prodiga a dispensare palloni ai compagni di reparto. Voto 5.5

    Tifosi organizzati del Chievo: In mattinata disputano, dopo averlo organizzato un incontro amichevole con i pari cugini dell’Hellas Verona per dimostrare che il calcio ha ancora dei valori di amicizia e sportività. Alla fine, baci e abbracci ed un terzo tempo a base di risotto, tortellini e vino. Voto 10

    Berti: Con il suo collega divide pochi spaventi ma anche qualche responsabilità sul gol subito. Voto 5,5

    Volpi: Cerca di mettere ordine nella manovra blucerchiata.Va a sprazzi forse non al meglio per i problemi accusati in settimana. Comunque sia è un uomo a cui Novellino non rinuncerebbe per nessuna ragione. Voto 6

    Quagliarella: il dodicesimo sigillo in campionato per il neo azzurro è una perla di rara bellezza. Voluta nell’intenzione e per questo premiata da una traiettoria tanto perfetta quanto spettacolare. Quanto basta per entrare nelle cineteche e per vivere di rendita per la successiva ora di gioco. Voto 7

    Franceschini: Con Sala è l’ex di turno. Otto stagioni in riva all’Adige,una promozione in A, due qualificazioni Uefa non si possono dimenticare. Forse per questo subisce l’emozione del ritorno al Bentegodi e non gioca una partita da ricordare. Di lui si ricordano invece i suoi ex tifosi che lo salutano calorosamente quando viene sostituito. Voto 4,5

    Giampietro Panareo

    da goal.com
     
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  13. jacopolondra
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    parole sacre...speriamo di vedere un po' di entusiasmo e di belle giocate l'anno prossimo
     
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  14. §Gianlu§
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    Io concordo pienamente con la pagella di Ale in the Stretch, ma che goal ha fatto quagliarella!!!!!??? A mio parere veramente stupendo, anche perchè nn era molto facile da realizzare.....
     
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  15. sampdoria olè
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    Eurogol di Quagliarella! Stavo magiando con amici e la tv trasmetteva la partita...tiro...abbiamo continuato a mangiare...quando è entrata siamo saltati come matti facendo saltare i piatti in aria....che gol!!!
     
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44 replies since 17/3/2007, 22:05   3244 views
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